Home / Senza categoria / SMD (Surface mounting device): guida sintetica e ambiti di applicazione
Author : gbenedetti
Date : 22 Giugno 2022
Category : Senza categoria
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I Sourface Mounting Device (SMD) sono dispositivi elettronici posizionati o montati sulla superficie del circuito stampato (PCB). Questo metodo di produzione di schede elettroniche si basa sulla tecnologia a montaggio superficiale (SMT), che ha ampiamente sostituito la tecnologia a foro passante (PTH). L’SMT è fondamentalmente una tecnologia di assemblaggio di componenti relativa alle schede a circuito stampato in cui i componenti sono fissati e connessi elettricamente alla superficie della scheda stessa utilizzando processi di rifusione a seguito della deposizione della pasta di saldatura. È attualmente il processo più utilizzato per gli assemblaggi elettronici di consumo a basso costo e ad alto volume di produzione.
La tecnologia a montaggio superficiale è stata sviluppata negli anni ’60. Durante gli anni ‘80 i componenti a montaggio superficiale rappresentavano meno del 10% del mercato, ma stavano rapidamente guadagnando popolarità. Alla fine degli anni ’90, la maggioranza dei circuiti stampati ad alta tecnologia era dominata da dispositivi a montaggio superficiale. Oggi i circuiti elettronici sono sempre costituiti, almeno parzialmente se non esclusivamente, con componenti SMD. Gran parte del lavoro pionieristico in questa tecnologia è stato svolto da IBM. L’approccio progettuale dimostrato per la prima volta da IBM negli anni 60 in un computer su piccola scala è stato successivamente applicato nel computer utilizzato nell’unità strumentale che guidava tutti i veicoli spaziali della NASA. I componenti sono stati ridisegnati meccanicamente per avere piccole linguette metalliche o coperture terminali che potevano essere saldate direttamente alla superficie del PCB. I componenti sono così diventati molto più piccoli e il posizionamento degli stessi su entrambi i lati di una scheda è diventato molto più comune con il montaggio in superficie rispetto al montaggio a foro passante, consentendo in tal modo densità molto più elevate, circuiti stampati più piccoli e, conseguentemente, anche le macchine o sottoassiemi contenenti le schede stesse.
Esistono diverse tipologie di package differenziati in base al tipo di componente. In generale, i tipi di package possono essere inseriti in tre categorie: per componenti passivi, attivi e circuiti integrati.
Il motivo principale del passaggio alla tecnologia a montaggio superficiale è stato il grande miglioramento in termini di velocità, affidabilità e costi del processo di assemblaggio del PCB. Sebbene questo sia l’elemento di maggior rilevo per l’adozione di tale tecnologia, essa ha un impatto anche sulla progettazione e lo sviluppo di nuovi circuiti e, conseguentemente, delle apparecchiature che li ospitano. Dal punto di vista ingegneristico, l’uso della tecnologia a montaggio superficiale offre numerosi vantaggi, come ad esempio:
In questo modo l’introduzione e l’uso della tecnologia a montaggio superficiale ha facilitato lo sviluppo dell’elettronica, aumentando il livello di complessità e di densità dei circuiti elettronici. I package a montaggio superficiale sono altamente stabili meccanicamente, elettricamente ed elettromagneticamente, infatti l’interferenza con le onde elettromagnetiche emesse dai dispositivi elettrici circostanti, risulta mediamente inferiore rispetto ai componenti a foro passante.
Contrariamente all’assemblaggio convenzionale con tecnologia PTH, spesso effettuato in modo manuale o semiautomatico, la tecnologia a montaggio superficiale prevede che il componente SMD venga posizionato tramite un processo automatizzato e saldato sull’apposito footprint creato sul circuito stampato. Di conseguenza, fatta eccezione per alcuni componenti che potrebbero richiedere un posizionamento manuale, quasi tutti i componenti SMD vengono montati utilizzando macchine denominate “Pick&Place”. Le macchine Pick&Place (P&P) fanno parte del successo della tecnologia a montaggio superficiale. Sono un elemento chiave di qualsiasi linea di assemblaggio PCB, consentendo di posizionare automaticamente i componenti su un circuito stampato in modo estremamente rapido e preciso. In questa maniera si evita un posizionamento manuale lento e relativamente impreciso aumentando così enormemente la produttività e la qualità. Come indica il nome, la macchina preleva i componenti dai propri caricatori e li posiziona sul circuito stampato dove, precedentemente, sia stata applicata la pasta saldante. Poi, tramite un processo di rifusione a infrarossi, i componenti vengono saldati definitivamente sul PCB.
La macchina P&P viene pre-programmata con le informazioni sulle posizioni dei componenti SMD in modo che la stessa sappia precisamente dove posizionarli; poi, tramite una testa basata su un sistema robotizzato a più assi, essa preleva e posiziona ad altissima velocità i componenti sul PCB seguendo il programma stesso. Tale programma viene normalmente realizzato in base alla documentazione di progetto del circuito stampato da assemblare.
I componenti SMD trovano uso nei settori dove è previsto l’utilizzo di un circuito stampato. In pratica… in tutti i settori!
In TCL Group realizziamo schede elettroniche, su specifica del cliente, in tecnologia SMD e PTH per prototipazioni ed ogni volume di produzione. Il cuore del settore produttivo di TCL si identifica nel reparto di assemblaggio automatizzato. Ad oggi TCL dispone di molteplici linee produttive dedicate sia alle piccole, medie e grandi produzioni, sia alle prototipazioni rapide necessarie per la verifica di nuovi progetti o revisione degli stessi.
Il componente approvvigionato da TCL, o fornito in conto lavoro, viene “dato in pasto” alle nostre linee Pick&Place che provvedono ad effettuare il picking del componente stesso ed al piazzamento sulla scheda elettronica. Quando tutti i componenti sono stati correttamente piazzati, la scheda elettronica subisce un processo di saldatura all’interno dei nostri forni di refusione multizona. Al termine del ciclo la scheda viene verificata da una ispezionatrice ottica automatica (AOI) che si occupa di analizzare il corretto piazzamento, orientamento e saldatura di tutta la componentistica. Le nostre attrezzature consentono posizionamenti con accuratezza fino a 30 µm, package fino allo 01005 con una potenzialità complessiva ben oltre gli 100.000 CPH (piazzamenti/ora). Siamo in grado di assemblare i più comuni package come ad esempio SOIC, SOP, PLCC, QFP, QFN, BGA come anche package non-standard.
Restiamo a Vs. completa disposizione per ogni esigenza produttiva!